Viene inaugurato il convento delle Suore Domenicane Terziarie intitolato a San Pier Martire, predicatore veronese ucciso dalla mano di un sicario nel 1252, venerato fondatore della confraternita. La sede era costituita da un vecchio palazzo turrito che le Suore Domenicane avevano acquistato dalle monache di Santa Caterina e di San Gaggio il per 740 scudi, somma raccolta grazie ai generosi contributi di devoti fiorentini e specialmente di Iacopo da Uzzano e di Margherita e Bartolomea Spini.
Le Suore Domenicane si trasferiscono nel convento di San Pier Martire a seguito dell’ordinanza di Cosimo I de’ Medici di abbattere alcuni fabbricati ubicati in zona porta Romana per edificare le fortificazioni in difesa della città in previsione della guerra contro Siena. Qui le operose Suore crescono passando da 57 a 94 unità; svolgono attività creative e socio-assistenziali nel popolare rione di Piazza San Felice.
Il granduca Pietro Leopoldo trasforma d’autorità il convento in Conservatorio per l’educazione e l’istruzione delle fanciulle povere. Alle Suore viene concesso di scegliere tra il ritorno alla vita conventuale o l’accettazione delle nuove regole del Conservatorio. La maggioranza di loro sceglie di continuare nella generosa prestazione a favore dei non abbienti. Di lì a qualche anno la scuola cresce: insieme alle fanciulle, vengono ammesse le zitelle del quartiere di Santo Spirito, le “malmaritate” fuggite dal consorte, le giovani adulte prive di parenti, ritiratesi volontariamente.
Con decreto imperiale, Napoleone stabilisce la soppressione di tutte le corporazioni, le congregazioni, le comunità ed associazioni ecclesiastiche di qualunque natura e denominazione. Ma l'”apprezzata” e benvoluta “famiglia secolare” delle Suore di San Pier Martire, costrette a “spogliarsi” degli abiti religiosi, prosegue con l’incarico, che diviene ufficiale, di gestire la scuola popolare, riconosciuta intanto come Opera Pia ed eretta in Corpo Morale. Solo nel 1816, grazie alla restaurazione lorenese, le Suore indossano nuovamente l’abito di oblate terziarie domenicane.
Viene istituito il “Presepio Maria Vittoria”, nido per l’infanzia e l’anno successivo viene aperto un asilo infantile, che, unitamente alle scuole elementari e relativo dopo scuola, vengono gestiti dalle Suore. Alla fine del secolo ogni attività del Conservatorio viene legalizzata formalmente da un apposito statuto e dal relativo regolamento.
Le Suore Domenicane, appartenenti alla Congregazione Domenicana Toscana di San Tommaso d’Aquino, sempre infaticabili e zelanti, gestiscono la scuola dell’infanzia e la scuola primaria occupando gli ambienti del Conservatorio San Pier Martire, che viene classificato, già nel 1996, tramite decreto regionale, ente privato. Nell’anno scolastico 2000/2001 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca riconosce alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia San Pier Martire la qualifica di scuola paritaria.